mercoledì 25 maggio 2011

i flash mob



Detesto i flash mob.
M'hanno rotto le palle.
Finché erano una novità, ancora ancora, ma adesso basta!
Ormai ogni occasione è buona per organizzare questi balletti idioti per pseudoballerini frustrati.
C'è una protesta? Ecco un flash mob.
C'è da pubblicizzare una catena di ristoranti? Un altro flash mob.
Qualcuno me lo dovrebbe spiegare 'sto fenomeno assurdo. Si danno appuntamento in un luogo pubblico e inscenano una coreografia generalmente squallida, con cui intendono sorprendere gli ignari passanti. Embè? Ti senti fico o cosa?
Che poi dico: a me che corro per prendere un treno o arrivare in tempo ad un appuntamento, di te che all'improvviso salti fuori e ti dimeni in stazione o in piazza insieme ad altri deficienti del tuo stampo, che me ne può fregare? Niente, è chiaro.
Allora che vuoi? Prendere per il culo?
Dice che è un modo per "smuovere gli animi", per "spingere le persone a liberare la propria energia".
Ma cammina! Smuoviti tu da davanti, fammi il piacere, ché se la libero io la mia energia, ti mando a cagare!
Eppure il fenomeno continua a crescere, purtroppo.
Agenzie che ti organizzino una di queste pagliacciate in qualche luogo di passaggio ne trovi a decine.
E questo si capisce. E' un modo come un altro per tirare su un po' di soldi. Alla faccia dei polli che pagano. E mi sta bene. Ma alle spalle del pubblico che viene coinvolto a sorpresa e trattato da coglione. Cosa che non mi va giù per niente.
Ma il colmo è un altro. E' che mobbers pronti ad accorrere al richiamo dell'evento come mosche sulla cacca, ce ne sono a migliaia. Pazzesco.
Roba che i sociologi ci piangono tutte le notti.
Perché l'imbecillità collettiva non è un tema allegro, da studiare.
E manco da trattare, a dirla tutta.
Perciò, meglio tacere e finirla qui.

Nessun commento:

Posta un commento